“Musica Leggerissima” il significato della canzone di Colapesce e Di Martino

MUSICA LEGGERISSIMA, IL SIGNIFICATO DELLA CANZONE PIÙ SUONATA DEL FESTIVAL DI SANREMO 2021

Il bisogno di “planare sulle cose dall’alto”

 a cura della Psicologa Eleonora Damiani

Italo Calvino diceva che “leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Ritroviamo quello stesso senso di leggerezza nel testo di Sanremo 2021 di Lorenzo Urcillo, noto come Colapesce, e di Antonio Di Martino.

È molto facile cadere nel tranello di etichettare qualcuno come “superficiale”, non vedendo quanto la persona che abbiamo davanti sia talmente piena da dover rimanere sulla superficie delle cose per sopravvivere. Non tutti infatti siamo dotati di una maschera e una bombola che ci permettano di scendere in profondità e quando il mare interiore si mostra scuro, agitato e pieno di elementi che ci sembrano spaventosi potremmo aver solo bisogno di rimanere a galla. Lo stesso vale per chi inizia a finire il rifornimento della bombola e sente la necessità di dover risalire.

La cantano i soldati, i figli alcolizzati, i preti progressisti.

Sia il soldato in mezzo alla guerra, sia il figlio che dipende dall’alcool, sia il prete che deve combattere per i diritti umani in una Chiesa ancorata al giudizio hanno in comune un elemento: tutti e tre si trovano a lottare, chi a casa, chi a lavoro e chi sul fronte per i diritti propri e per quelli degli altri e proprio le lotte più dure sono piene di sangue e fango.

colapesce dimartino

Musica Leggerissima, la canzone di Colapesce e Di Martino

ABBIAMO TUTTI BISOGNO DI TORNARE A GALLA

L’essere umano non è fatto per restare troppo a lungo immerso nel dolore profondo. La mente ha bisogno ogni tanto di tornare a galla, di prendere aria ed isolarsi nelle sue zone confortevoli.  Il termine “autistico” al giorno d’oggi ci porta immediatamente a pensare al Disturbo dello Spettro Autistico, ma ognuno di noi ha una zona di comfort, una piccola zona autistica salvifica dove può trovare un po’ di spazio per evadere dal dolore, quando quello diviene soffocante. Questo è il messaggio che sembra comunicare Musica leggerissima: l’umano bisogno di galleggiare o addirittura di surfare su un vissuto interno emotivo che ci porterebbe giù come i pesi sui fianchi dei sub.

Il buco nero è qualcosa che assorbe, un luogo indefinito dove ci si può perdere per sempre, ma solo se lo vediamo così. In realtà, per quanto ci spaventino i lati più profondi di noi non sono buchi neri, ma possono essere percepiti così perchè intoccabili. Le nostre parti celate, appartenendoci, sono più simili ad un abisso e dall’abisso si può risalire, armandosi dell’attrezzatura necessaria.

METTI UN PO’ DI MUSICA LEGGERA…

Metti un po’ di musica leggera perché ho voglia di niente, anzi leggerissima, parole senza mistero, allegra ma non troppo è la richiesta di chi è oberato da vissuti interiori pesanti e ha bisogno di allegerirsi non riuscendo ad entrare o restare in profondità.

Il buco nero lo scaviamo noi quando permettiamo a pensieri svalutanti di affacciarsi come ripensi alla tua vita, alle cose che hai lasciato cadere nello spazio della tua indifferenza animale. Riusciamo a trasformare dentro di noi l’irreparabile buco nero in perlustrabile abisso così da poter ascoltare ed accettare quella nostra parte che ogni tanto ha bisogno di musica leggerissima?

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