IL SIGNIFICATO DI MAKUMBA, LA NUOVA DI NOEMI E CARL BRAVE

IL SIGNICATO DELLA NUOVA CANZONE DI NOEMI E CARL BRAVE MAKUMBA

Makumba – il potere del pensiero magico

 a cura della Psicologa Eleonora Damiani

Carlo Luigi Coraggio e Veronica Scopelliti, in arte rispettivamente Carl Brave e Noemi, accendono l’estate 2021 con il loro nuovo duetto Makumba, aprendo le porte per una riflessione sul pensiero magico.

La “Macumba” ha il significato di un rito propiziatorio, in cui si fondono elementi pagani di origine africana e influssi di cristianesimo popolare, accompagnato da musica e danze, che ha varie funzioni, come quella di far separare due persone, di allontanarne altre, ma anche di riavvicinare una persona di cui si è innamorati.

carl brave noemi makumba

Makumba, la nuova canzone di Noemi e Carl Brave

L’essere umano spesso si avvale di rituali per contenere delle angosce molto potenti. Tanto più è pervasiva l’angoscia, quanto più il rito dà una parvenza di poterla tenere sotto controllo.

Nel caso del brano l’angoscia che emerge sembra quella di separazione, laddove la persona amata non rappresenta solo un compagno di viaggio, ma anche il completamento di un vuoto.

E mentre il Sole sale, sale, sale, sale su e a chi ci vuole male, male, male una makumba. Che mi frega a me basta che rimani tu.

Capita spesso di credere che altri possano volerci male, che la nostra storia d’amore sia unica e che c’è sempre un invidioso pronto all’angolo che vorrebbe avere quello che abbiamo. In realtà, per quanto l’invidia possa esistere, quale sentimento spontaneo, spesso tendiamo a vederla dove non c’è, a mitizzarla e a scegliere di proteggerci dagli invidiosi, anche attraverso rituali, per non toccare le parti più temute di noi stessi. Dentro ognuno di noi ci sono delle parti impaurite, che hanno amato e sofferto, e che se non accolte e abbracciate rischiano di divenire dei mostri che proiettiamo negli altri.

La separazione nella nuova canzone di Noemi e Carl Brave

Sapessi come è casa mia adesso che non ci sei più. Vorrei quasi buttarmi via. La separazione, per quanto dolorosa, ci aiuta ad entrare in contatto con l’altro reale e non con l’immagine che ne abbiamo. Se il pensiero magico e i conseguenti riti vanno a braccetto con l’immagine dell’altro nella nostra testa, dandoci una parvenza di conoscerlo e di poter tenere sotto controllo la situazione, la separazione, come una doccia fredda, ci pone davanti alla realtà per quella che è e grazie alla sofferenza del distacco possiamo vedere la persona amata senza contornarla da nostre aspettative e paure. Solo in questo modo possiamo rincontrare quella parte di noi che avevamo riposto in lei, accoglierla e non buttarci via, avendo il coraggio di riempirci da soli.

Vai sempre a Santa Maria la piazza che ci dice “addio”. Un russo canta “Oh Sole mio”, tu non sei più il Sole mio.Rapportandoci con l’immagine reale dell’altro e di noi stessi possiamo scegliere se rimanere insieme o scegliere di proseguire per strade diverse. Aprire gli occhi non è semplice, ma ci regala la libertà di scegliere e di non essere prigionieri del controllo e del pensiero magico, che altro non sono che una prigione blindata costruita da noi stessi. E quando penso sia finita, eccola là che ricomincia, quella te che ho conosciuto adesso manco ti assomiglia, basta un battito di ciglia per un attimo di buio che ti sfoga la realtà.

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LEGGI IL TESTO DI MAKUMBA

E mentre il sole sale sale sale sale su
E a chi ci vuole male male male una macumba
Che mi frega a me, mi basta che rimani tu
Uh uh,

Se avessi come a casa mia
Adesso che non ci sei più
Vorrei quasi buttarmi via
Tu porti il tuo cane giù
Vai sempre a Santa Maria
La piazza che ci dice addio

Un russo canta o’ sole mio
Tu non sei più il sole mio
Il solito menu
Che ci hanno fatto i filtri su
Come facevi tu
Magari è solo un déjà vu
Di un déjà vu di un déjà vu che ho avuto quella sera

E mentre il sole sale, sale, salе, sale su
E a chi ci vuole male, malе, male una macumba
Che mi frega a me, mi basta che rimani tu (Che rimani tu)
Uh uh, uh uh

E andavi fuori di testa
Quella mezza tresca
È tutto ciò che ci resta
E andavo fuori di testa
Il tuo numero in tasca
è tutto ciò che mi resta, mi resta di te

Le sagome delle montagne si abbracciano in cielo
Troppo falso
Pensavo di volare, ma un attimo e cadevo giù, uh
Oggi il sole scioglie le suole di queste Etro
Mi hai lasciato appeso ad un discorso in sospeso
Non ti vedo da quel giorno in quel fast food a Orvieto

E mentre il sole sale, sale, sale, sale su
E a chi ci vuole male, male, male una macumba
Che mi frega a me, mi basta che rimani tu
Uh uh, uh uh

E mentre il sole sale, sale, sale, sale su
E a chi ci vuole male, male, male una macumba
Che mi frega a me, mi basta che rimani tu (Che rimani tu)
Uh uh, uh uh

E andavi fuori di testa
Quella mezza tresca
È tutto ciò che ci resta
E andavo fuori di testa
Il tuo numero in tasca
È tutto ciò che mi resta, mi resta

E mentre il sole sale, sale, sale, sale su
E a chi ci vuole male, male, male una macumba
Che mi frega a me, mi basta che rimani tu (Che rimani tu)
Uh uh,

E andavi fuori di testa
Quella mezza tresca
È tutto ciò che ci resta
E andavo fuori di testa
Il tuo numero in tasca
È tutto ciò che mi resta, mi resta di te